A partire dal Nome. Presentazione del perimetro in classe terza

Le lezioni a distanza ci hanno spinto a cercare nuove modalità per proseguire con la didattica e coinvolgere le classi, pur mantenendo il nostro approccio educativo e metodologico.

Abbiamo ideato e realizzato un breve video per spiegare il perimetro ai bambini della classe terza.

 

 

 

Prima attività di presentazione

Tramite un video di presentazione dell’argomento, già predisposto, è stato possibile identificare il processo di apprendimento attraverso il nome prima di arrivare all’analisi delle singole forme.

Il video ci ha dato la possibilità di avere un primo valido approccio alla categoria lessicale per poi entrare nello specifico. Ci siamo posti la domanda: Ora so cosa è il perimetro, come posso calcolarlo?

Ecco che il nome ripetuto più volte di “perimetro” è servito a far nascere l’esigenza di una maggiore conoscenza che riguarda la misurazione, ancor prima della pratica di calcolo.

 

OBIETTIVI

  • Dare importanza alle parole: descrivere un oggetto da prendere in analisi per identificare e collocare i nuovi termini proposti nelle aree semantiche preesistenti, è la condizione essenziale per misurare e dimostrare.
  • Utilizzare uno strumento di misura non convenzionale (un libro o un eserciziario comune a tutti i bambini).
  • Riconoscere la possibilità di misurare una forma geometrica appartenente alla vita reale con uno strumento di misura non convenzionale (misurare il perimetro di un libro, un tavolo, un tablet…).

 

Attività successive

Dopo la presentazione del video e l’approccio al nome ormai interiorizzato è stato possibile passare all’esperienza pratica: misurare il perimetro degli oggetti di uso comune, non con l’unità di misura del metro, ma prendendo come riferimento oggetti di dimensioni uguali per tutti (unità di misura non convenzionale): “Quanti eserciziari misura il perimetro del mio letto?”.

I bambini si sono cimentati nel calcolo del perimetro del letto utilizzando un’unità di misura non convenzionale, ma uguale per tutti. Ottenuto il risultato hanno potuto confrontarsi tra di loro.

È stato più semplice, a questo punto, passare allo svolgimento di problemi riguardanti il perimetro di figure geometriche piane. Alcune misure non convenzionali usate nei problemi sono state “i passi di Zio Mario” o “i vasi”.

I bambini (che ora devono cimentarsi nella ricerca del perimetro dell’orto, di un campo di grano o della dimensione del garage) hanno una maggiore capacità di astrazione e immedesimazione perché, prima di ogni cosa, hanno potuto confrontare da protagonisti che il calcolo del perimetro è certamente possibile e fa parte della vita reale; non è né solo un’idea, né solo una procedura esperienziale di azioni.

 

 

 

Lo studio della geometria riveste forme e modalità diverse durante i cinque anni della scuola primaria.

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Per misurare occorre guardare, riconoscere, nominare, esperire e rielaborare: idee per una percorso verticale nella scuola primaria!

 

- Un'esperienza rappresentata in classe quarta: il perimetro 

 

- Oltre l'esperienza: i primi passi verso la dimostrazione

 

 

 

 

 

 

 

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PRIMARIA CUORE IMMACOLATO DI MARIA, PRIMARIA S.ORSOLA