Le lezioni di doppiaggio raccontate dagli studenti: Massimo Manzetti

Da diversi anni nella nostra Scuola Secondaria di I grado un modulo settimanale è dedicato alle lezioni di doppiaggio. Attraverso la tecnica del doppiaggio gli studenti imparano a modulare la voce secondo il personaggio a cui devono prestarla, lavorando quindi sui toni e sui timbri più insoliti.
Sottolineare il significato delle parole tramite il doppiaggio permette loro di acquisire consapevolezza di come la voce possa essere utilizzata in modi e con scopi diversi e anche di raggiungere una maggiore sicurezza nella comunicazione verbale ed espressiva di un testo.

I nostri studenti apprezzano moltissimo le lezioni di doppiaggio. Abbiamo quindi deciso di intervistarli e chiedere loro: cosa amano di queste lezioni, quale scena preferiscono doppiare e cosa stanno imparando in classe.

MASSIMO MANZETTI

• Perché ti piacciono queste lezioni?
  Le lezioni di doppiaggio mi piacciono perché sono un mondo a parte rispetto al cinema. Il doppiaggio, infatti, può essere soggettivo: tutte le scene di ogni attore possono essere interpretate da ognuno a modo proprio
• Quale scena ami doppiare di più?
  La scena che mi è piaciuta di più è stata quella tra Hannibal e Clarice: è un interrogatorio da parte di un pazzo maniaco, chiuso in una gabbia, che mette alla prova Clarice. Mi è piaciuto moltissimo anche perché è la scena in cui per me è stato più difficile interpretare il personaggio (Hannibal appunto).
• Cosa hai imparato quest'anno dalle lezioni di doppiaggio?
  Sto imparando come si possono svolgere le scene. Per esempio, quando l’attore è di spalle e non si vede chi sta parlando, devo capire io che espressione avrà il personaggio e rendere, soltanto con la voce, cosa sta provando. Poi sto imparando anche ad entrare proprio io nella scena, nell’attore, perché alcune volte in classe mettiamo anche il muto per vedere se stiamo rispettando il tempo della scena.

Complimenti Massimo!!!

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