Interviste ai 100: Michela Palombi

 

Michela Palombi 100

 

  • Quale argomento hai portato al colloquio d’esame?
    Durante il colloquio orale sono partita da un estratto dello Zibaldone dei pensieri di Giacomo Leopardi dal quale ho deciso di sviluppare il mio discorso attorno al tema della ricerca della felicità e della tendenza dell’uomo all’infinito. Sono riuscita ad analizzare tale argomento toccando tutte le materie e decidendo di seguire una linea temporale che andasse dal Romanticismo alla Seconda Guerra Mondiale attraverso, soprattutto, l’utilizzo di mie conoscenze e opinioni personali costruite sulla base di uno sguardo critico del programma di quest’anno e dei precedenti.

  • Che cosa ti ha permesso di prendere cento?
    Senza dubbio sono riuscita ad ottenere questo risultato grazie ad uno studio costante e approfondito di tutte le materie. A mio parere, però, non basta limitarsi a studiare gli argomenti ma è necessario sviscerarli, scavare fino al midollo del sapere per comprenderne ed assaporarne il valore. Credo perciò che il mio 100 non sia dovuto tanto allo studio quanto alla passione per ciò che studiavo. Nonostante la soddisfazione del voto, tuttavia, mi sento in dovere di dire che esso rimane pur sempre soltanto un numero e, in quanto tale, incapace di soddisfarmi pienamente e di esprimere l’amore per quanto studiato.

  • Cosa porterai con te nei prossimi anni del liceo S. Orsola?
    Sicuramente non mi dimenticherò del S. Orsola e di tutto ciò che mi ha offerto. Porterò sempre con me il ricordo di ogni persona, insegnamento, emozione e lezione. Questo ambiente e questa scuola mi ha dato tanto per cui essere grata.

  • Qual è il ricordo più bello e l’insegnamento più importante?
    Di ricordi belli nel corso di cinque anni ce ne sono molti ma, per quanto mi riguarda, come spesso accade nella vita, è l’ultimo anno quello che si ricorda con più gioia. Senza dubbio le lezioni, i professori, le dinamiche del gruppo classe, le emozioni condivise, il maturare insieme all’interno di un legame che diveniva ogni giorno più stretto rientrano nelle cose stupende che non dimenticherò mai. Personalmente però quel che ricorderò con più nostalgia quando guarderò indietro al passato sarà la vicinanza di qualcuno in grado di comprendermi, ascoltarmi e cambiare in meglio il mio modo di vedere il mondo. Ho trovato amicizie inaspettate e trovandole ho scoperto anche me stessa e, alla luce di questo, mi sento di poter affermare con fierezza che gli insegnanti che ho avuto a fianco sono molto più di semplici professori: mi hanno insegnato ad accorgermi di quei piccoli attimi e sguardi che rendono la vita degna di essere vissuta, e ricevere questo genere di insegnamento, ahimè, non è affatto scontato.
  • Che consigli daresti a chi sta per iniziare il liceo al S. Orsola?
    Consiglio di godersi gli anni del liceo, di viverli al meglio, di non essere restii di fronte alle novità, di lasciarsi abbandonare a ciò che questo ambiente ha da offrire. Suggerisco di mostrarsi fin da subito disposti ad imparare e a fidarsi delle persone che incontreranno.

  • Cosa andrai a fare l’anno prossimo e perché?
    Il prossimo anno ho deciso di seguitare gli studi legati all’ambito artistico, precisamente del design, al Politecnico di Milano perché ritengo sia per me la strada migliore e più pratica per raggiungere i miei obiettivi e sogni.

  • Che farai di bello quest’estate?
    Sicuramente cercherò di godermi questo periodo di vacanze riposandomi prima di iniziare l’università, andrò al mare e userò questo tempo per visitare luoghi nuovi e diverse culture sia all’interno che all’esterno dell’Europa.

 

 

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