Laboratorio di scrittura: un momento di didattica anticonvenzionale

Laboratorio Scrittura

 

 

Il laboratorio è parte integrante del programma di italiano, ma al tempo stesso si configura come un momento di didattica anticonvenzionale.

Gli alunni delle classi prime e seconde del liceo per due moduli a settimana sono impegnati in questa attività da svolgersi fuori dalle loro aule, in una appositamente destinata, cosicché tutto, ambiente compreso, sia utile a trasmettere la natura esperienziale del momento didattico.

Negli ultimi anni questo approccio si è rivelato fondamentale tanto per i docenti, spesso costretti ad affrontare argomenti di grammatica e narratologia in maniera teorica, quanto per gli alunni che, acquisendo le regole rigidamente e confrontandosi con manuali dai contenuti esposti in maniera sempre più cristallizzata, trovavano non poche difficoltà a riscontare nel testo quanto appreso.

Quello che si instaura è dunque un rapporto dinamico e bidirezionale tra teoria e applicazione pratica, sia in campo di comprensione e analisi che di produzione del testo.

 

A seconda delle classi d’appartenenza si propone agli alunni un testo scelto, e, dopo una prima lettura insieme, si procede con il momento dell’analisi, condotta in maniera interattiva e partecipata, riguardo agli aspetti che nel corso degli anni sono sempre apparsi critici per gli studenti (punteggiatura; lessico; fase di prescrittura e organizzazione del discorso; sintassi; argomentazione).

Successivamente si passa alla fase della produzione, durante la quale gli alunni lavorano sulle tipologie testuali della sintesi e rielaborazione del testo che mira a stimolare una certa dose di creatività e personalizzazione.

Segue infine la correzione, condotta in maniera corale così da avviare un confronto volto all’apprendimento di regole o eccezioni riguardanti la lingua e la geometria del discorso.

 

La natura dei testi proposti muta in virtù dei destinatari, del loro livello di competenze e della coerenza con la programmazione che si sta seguendo: le prime classi iniziano con le fiabe e le favole per poi proseguire con racconti brevi e novelle fino alla fine dell’anno; le seconde, invece, hanno modo di misurarsi in una prima fase dell’anno con il racconto breve di autori quali Buzzati; Benni; Tabucchi; Checôv; J. D. Sallinger; Calvino; Pavese e in una seconda con articoli specialistici di ambito scientifico; artistico; storico; storico linguistico e storico letterario a carattere divulgativo, nella scelta dei quali sono coinvolti i colleghi delle specifiche materie.
Il lavoro svolto in primo anno avvia dolcemente a quello affrontato in secondo che, a sua volta, mira a costruire basi necessarie all’impegno del triennio e a soddisfarne le prime richieste.


Il lavoro di produzione che gli alunni svolgono durante il biennio riguarda dunque la sintesi e la rielaborazione, mediante la quale il testo, via via sempre più complesso, è reinventato a partire da quanto indicato dal docente. Ogni lavoro prodotto è corretto, valutato e inserito nel fascicolo o cartellina personale di ciascun alunno, esattamente come avviene per le materie più specificamente pratiche e nel rispetto dell’anima laboratoriale dell’attività.

 

L’esperienza sin qui maturata ci ha permesso di constatare i lati positivi di un lavoro condotto con queste modalità; gli alunni, infatti, entrano non solo in possesso dei contenuti teorici a partire dal confronto pratico, ma sviluppano anche le competenze linguistico testuali utili, oltre che nell’immediatezza, al loro ruolo di studenti, anche a quello di cittadini consapevoli, senza che sia richiesto loro di mettere da parte la creatività.

 

 

 

 

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LICEO CLASSICO