AEMULATIO DI UN’OPERA ARTISTICA: la prof. Lucenti spiega il progetto

Non basta osservare un dipinto per accoglierne contenuto e bellezza: spesso siamo frettolosi osservatori piuttosto che metodici scrutatori, perdendo comprensione e coscienza di quanto l’opera vuol trasmetterci. Per fare in modo che ciò non avvenga occorre imparare ad analizzare un’opera. E cosa vuol dire analizzare un’opera?

Prolungarne per più tempo l’osservazione, lasciando spazio a domande del tipo:

Che cosa raffigura? Chi l’ha fatta? Quale tecnica ha adoperato? Qual è lo stile tipico di questo artista? Perché dipinge così? Di che epoca è? Qual è il contesto storico in cui avviene il tutto? Cosa mi vuole trasmettere l’autore? Che dettagli o indizi mi fornisce? Come “parla” attraverso l’uso i colori? La luce, che spesso crea lo spazio in cui si svolge la scena e mette in risalto gli elementi principali, da dove proviene? Qual è la composizione dell’opera? Come sono posizionati soggetto, spazio e linee compositive?

 

Ma quante domande! E chi se le ricorda tutte?

Diciamolo pure, a dodici o tredici anni tutto questo può risultare un po’ ridondante e noioso, soprattutto se lo si vive come un’imposizione scolastica.

Era necessario trovare un escamotage: ho proposto ai ragazzi di scegliere un ritratto realizzato da qualsiasi artista. Successivamente, avrebbero dovuto provare ad immedesimarsi nel soggetto, rimanendo il più fedeli possibile alla vestizione e posa del soggetto, alla scelta dei colori dell’artista e alla provenienza della fonte di luce nell’opera. Infine, dovevano farsi fotografare chiedendo all’aiutante di posizionarsi nel preciso punto richiesto dal dipinto imitato per essere più fedeli possibile all’originale; così, guarda un pò, quel punto corrisponde proprio al punto di vista dell’artista mentre realizza l’opera e dell’osservatore del dipinto prescelto!

Ed ecco, sono nati gli scatti che hanno realizzato

 

 

 

 

 

 

 

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SECONDARIA DI I GRADO